04 Maggio 2018

CMC dei fratelli Cusinato: 30 anni e non sentirli

Forse si fa prima a dire cosa non sa fare Gian Pietro Cusinato. Gian Pietro, classe 1958, nella vita ha fatto il fabbro, il muratore, l’idraulico, l’allevatore, il carpentiere metallico, e l’imprenditore. Da questa sua grande esperienza deriva la visione a 360° di CMC, che le consente di adattarsi a tante richieste differenti.

Nel 1979, in uno scantinato di Galliera Veneta, nasce la “Cusinato Sante Costruzioni Agromeccaniche”. Lì venivano prodotti i primi macchinari per la zootecnia destinati alle aziende venete: schiacciatori, pesatrici e insacchettatrici. CMC è nata soprattutto dal rapporto con la terra e l’allevamento che ha sempre distinto i fratelli Marino, Gian Pietro, e Sante Cusinato.

Per questo i settori dove sono riconosciuti sono la zootecnia e in special modo l’industria alimentare. Nei primi anni ottanta si passa ai macchinari di grandi dimensioni, come gli impianti di miscelazione per cereali.

Arrivano le prime due macchine Gasparini: una pressa piegatrice 120 t/4 m e una cesoia 3 m/4 mm. Inizia qui un rapporto di collaborazione tra le due aziende che dura da più di 30 anni. Fino ad oggi, CMC si è affidato a noi per 4 cesoie (3004, 3006, 4006, 4008) e 4 presse piegatrici (120 ton, 200 ton, 250 ton, 330 ton).

Nel 1988 si costituisce la CMC Costruzioni Meccaniche di Cusinato Sante & F.lli SNC, che amplia la propria produzione all’edilizia. Nascono i macchinari per stoccaggio, miscelazione e confezionamento di intonaci e malte.

Negli anni ’90 CMC si cimenta anche nella realizzazione di macchine per il lavaggio ad ultrasuoni, nelle scaffalature e cantilever.

Con il nuovo millennio vedono la luce impianti importanti per l’industria alimentare ed agrotecnica, nella nuova sede. Il ventaglio si espande all’arredamento in acciaio inox per componenti di design. Continuano gli investimenti in macchinari di nuova generazione.

Nel 2012 arriva una nuova pressa piegatrice X-Press 330 t/4 m, proprio per far fronte alle nuove necessità di piegare con precisione sia spessori più importanti, che le delicate lamiere in acciaio inossidabile.

Con questa carrellata abbiamo percorso i 30 anni della CMC, dalla nascita fino ai giorni nostri. Alla luce di questa storia, ci appare chiarissima la risposta del titolare Gian Pietro Cusinato: “I clienti scelgono CMC perché abbiamo molta esperienza consolidata. L’indotto dell’alimentare si affida a noi per le carpenterie. Tante aziende sono partite da questa zona e noi le abbiamo aiutate a crescere. Abbiamo lavorato molto anche con l’estero: arrivava gente dalla Francia o dalla Germania a vedere i nostri impianti”. “La nostra struttura non è grande, ma vedevano la capacità tecnica di realizzare i macchinari”, ci dice Gian Pietro. “Noi siamo sempre cresciuti anche durante la crisi”.

04 Maggio 2018

Gestire una così variegata produzione, divisa tra prodotti propri e lavorazioni conto terzi, richiede una grande esperienza e attenzione: “Con le aziende clienti ci siamo organizzati con un flusso snello e lineare: il loro ufficio tecnico ci manda i disegni; noi li controlliamo e li mandiamo direttamente in macchina. Spesso facciamo da filtro, blocchiamo gli errori oppure li aiutiamo a migliorare i progetti”, ci spiega il titolare. La precisione e la puntualità: sono queste il cardine della CMC, al punto da rifiutare una commessa se non possono garantire i tempi di consegna richiesti. Per l’azienda di Galliera Veneta, infatti, la più grande soddisfazione è sentire i clienti che dicono “preferisco che questo lavoro lo faccia tu, perché lavori bene e sei puntuale”.

Questa integrità e trasparenza nel gestire i rapporti con i clienti arriva da lontano: “Ho imparato a fare affari da mio padre, quando i contratti si siglavano con una stretta di mano. I nostri avi ci hanno lasciato in eredità l’etica, e io l’ho insegnata ai miei dipendenti e alle mie figlie”, racconta Gian Pietro. “Loro non vogliono proseguire la mia attività, quindi la lascerò ai miei collaboratori: so che se ne prenderanno cura e saranno all’altezza del marchio. La nostra squadra è di dieci persone: siamo pochi ma lavoriamo in maniera molto efficiente e collaudata”.

Abbiamo chiesto a Gian Pietro quali consigli darebbe a qualcuno che volesse invece iniziare un’attività come questa. “Oggi è dura: bisogna avere esperienza e macchine molto più avanzate rispetto al passato. Inoltre non ci sono più i guadagni di 15 anni fa: i giovani hanno voglia di fare, ma il sistema bancario non investe più nelle nuove realtà. È un peccato, perché stiamo perdendo molte competenze a livello territoriale”.

È quindi molto importante, secondo Gian Pietro, l’aspetto economico e finanziario. La disponibilità di credito è infatti strettamente legata alla possibilità di migliorare a livello tecnologico: “Io ho potuto crescere facendo un investimento continuo nell’azienda. Ho sempre aggiornato il parco macchine ogni pochi anni. È sempre stato un rischio calcolato; cambiavo macchine quando avevo in tasca circa il 50% dell’importo. Facevo un piccolo finanziamento, e in 5 anni lo estinguevo. Così sono sempre cresciuto, poco alla volta, senza fare il passo più lungo della gamba”.

04 Maggio 2018

Per chiudere questa intervista, come da nostra tradizione, abbiamo fatto la domanda più difficile di tutte: chi è Gian Pietro Cusinato? Per noi è una persona speciale, con una personalità molto determinata e un’espressione in viso che fa trasparire il suo lato amichevole e cordiale. La sua risposta è stata in linea con quanto è emerso nell’intervista: “Sono uno con un buon carattere; molto tosto, che dove vuole arrivare, arriva. Ad esempio, volevo raggiungere un determinato volume di affari, quindi sono andato in prima persona a propormi alle aziende più importanti. Non sono uno che si arrende: ho molta determinazione. Sono anche bravo a gestire dal punto di vista contabile la mia azienda. Dormo 3-4 ore a notte perché mi sveglio e mi trovo a pensare a come risolvere determinati progetti o a far tornare i conti”.

Ma la vita di Gian Pietro non si ferma dentro le quattro mura del capannone: “Oltre alla CMC, le mie passioni sono la moto (sono un Harleysta) e la caccia alla lepre, con i miei 9 segugi. Sono una persona che non prende paura di nessun lavoro nuovo. L’unica cosa che mi dispiace è di essere ormai diventato troppo grande! Non vecchio, mi raccomando!”

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